Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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lunedì 12 ottobre 2009

Il ritorno dell'ofisauro. Mostra a Bergamo!

a cura di Italo Chiodi

dal 17 ottobre al 21 novembre 2009
presso la librogalleria
ARS arte + libri
Bergamo


IL RITORNO DELL’OFISAURO

Slèggere

Quando un libro non vuole farsi leggere

Il punto di partenza del nostro viaggio è l’incontro (vero) con un libro che, non volendo farsi leggere, è riuscito misteriosamente a venir fuori dalla tipografia tutto spaginato. È Il ritorno dell’Ofisauro di Gioia Perrone, giovanissima poetessa leccese al suo esordio editoriale (per i tipi de I libri di Icaro) e parte attiva ed entusiasta del progetto.

I protagonisti della storia, oltre naturalmente a Gioia, la poetessa, e all’Ofisauro, animale esistito due miliardi di anni fa, sono Valentina curatrice della grafica del libro, la tipografia, involontaria responsabile dell’errore editoriale, l’Associazione Culturale Germinazioni di Lecce, Italo Chiodi, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Milano, che in collaborazione, ha riproposto il progetto d’intervento artistico su, dentro, con, attraverso, il libro stesso che si ribellava alla lettura, amici artisti e studenti che hanno riscritto a modo loro Il ritorno dell’Ofisauro, la libreria Ars, ospite dell’esposizione, infine il lettore, ultimo anello della catena e primo di un’altra circolarità. Porterà il libro a vivere come libro e la storia, vera o falsa che sia, ad essere storia da raccontare e da tramandare.

Ritornando tra noi l’Ofisauro non ha voluto mostrarsi a chiunque, si è nascosto sornione tra i segni tracciati e i gesti scritti, tra i disegni e i colori, ribellandosi ad uno sguardo non predisposto all’ascolto. Il suo desiderio è per ora quello di consegnarsi mansueto tra le braccia di chi vuole farsi raccontare questa storia.


http://arspignolo.splinder.com


http://granbelblog.wordpress.com/2009/10/11/il-ritorno-dell%E2%80%99ofisauro%E2%80%A6a-bergamo-ovvero-il-trambusto-poetico/

...questo link da leggere assolutamente per ricostruire la storia che è iniziata ormai più di un anno fa...

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