Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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domenica 4 novembre 2007

...il giorno dopo.


Valentina e Teresa a Cagliari, il 3, anzi il 4 novembre 2007
fotografate da Daniela Zedda

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...e così l'anonima associazione sansò-ciulli è ancora in piedi. mi
fa piacere; non ho capito bene cosa sei andare a fare, ma
indubbiamente dalla lettera saluto a tutti gli associati traspare
tutta l'importanza e l'impegno che ti ha spinto verso questa
trasferta (fuori dal continente). nonstante la mia ignoranza sono
contento per te. Buon lavoro.
r.

Anonimo ha detto...

ciao r., caro r.,
io e teresa non facciamo un'associazione semplice... direi meglio
un'associazione a deliquere! bambine feroci siamo. così ci siamo
soprannominate tanto tempo fa (lo sappiamo solo io e lei, non è una
'firma'). la nostra amicizia si è consolidata ulteriormente giacchè
da qualche tempo abbiamo iniziato a collaborare applicando le visioni
fantastiche di teresa alla progettazione culturale... ma no, non è
questo il modo giusto per spiegare..., no. direi meglio che con lei
abbiamo fondato un presidio del libro nella biblioteca del centro
diurno dove lavoro (ancora) e con il presidio ci inventiamo dei
percorsi di lettura creativi... iniziative pubbliche che partono da
quel cenacolo di umano sentire e si spingono fuori, per tutti. siamo
brave, sai, ce l'hanno detto in tanti a cagliari, e questo non era
affatto scontato visto che sperimentiamo una formula totalmente
inedita... l'attività culturale in un centro di salute mentale non
finalizzato e ghettizzato nel mondo della salute mentale ma che va a
tutte le persone indistintamente. così, puoi immaginarlo,
l'integrazione è assicurata, la cura anche, la conoscenza del fuori
verso il dentro e del dentro verso il fuori pure. infine non si sa
più che 'sta bene' e chi è matto.
a cagliari siamo state invitate a raccontare questa esperienza al 4°
forum del libro e della promozione della lettura, come esperienza di
presidio esemplare. un grande onore, anche perchè c'erano relatori
importanti... filosofi, dirigenti dell'editoria, rappresentanti del
ministero, urbanisti, architetti, sociologi... il tema era 'gli spazi
del leggere'. abbiamo vissuto momenti di panico... nelle ultime
settimane. è andata molto bene, invece. il resto infine è risultato
più scontato mentre noi abbiamo portato una ventata di novità!
ho preso lo 'iundolo'... è che sono proprio contenta!
grazie, perchè in qualche modo mi riesci a manifestare che ci sei. e
per me è importante.
ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

...che professionalità!
...ma non è che mi hai copiato e incollato il discorso declamato a cagliari?
non è vero che lo sapete solo voi due, mi riferisco alla denominazione della associazione, già allora, quando io e te frequentavamo teresa e sergio vi eravate soprannominate bambine feroci. forse allora eravate(mo) più bambine(i) mentre oggi...
Comunque ancora auguri!
r.