Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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domenica 9 dicembre 2012

Lucertola e Cavalletta

Lunedì, domani, nel pomeriggio, alle 18.30, presso la lavanderia a gettoni di via Massaglia, proprio di fronte alla caserma Zappalà, si riunisce il gruppo dei lettori intento alla lettura ad alta voce del libro di Banana Yoshimoto, Lucertola.
E' la lavanderia di Marina, un posto pieno di energia di intelligenza di grande sensibilità. Si. Fra le macchine che vanno con la biancheria dei soldati o con quella di un piumone che un bambino ha sporcato di pipì perchè la notte per fortuna proprio non se la tiene tutta quella istigazione al controllo che sua madre gli impone con le urla, fra quelle macchine, Marina Saponaro, il cognome sembra una predestinazione, ha seminato con sobrietà con passione civica che ce n'è così poca in giro che quando la trovi la riconosci a colpo d'occhio,  una scelta accurata di pensieri di suggerimenti di proposte, e anche riviste, che ci orientano a un consumo più equilibrato consapevole e soprattutto rispettoso dell'ambiente. Che il pianeta uno è. E noi, invece, sette miliardi di cavallette in cui una piccola parte consuma e vive anche per tutte le altre.
Non so di cosa parli Lucertola. So che Banana Yoshimoto non riesco a leggerla più. Il suo lieto fine mi infastidisce perchè nella realtà lo ritrovo raramente. Purtroppo non posso nememno ascoltarla dalla voce di un amico di Germinazioni, che a Lecce il lunedì non ci sono mai.
In attesa allora, amici di Germinazioni, che proviamo a fare una lettura tramiteYahoo, metto al servizio di voi tutti, e di Marina, il cui umile lavoro stimo moltissimo perchè nessuno come lei è capace di insegnare quanto non sia il tipo di attività che facciamo ma invece come la facciamo a cambiare la realtà, la mia persona nella forma della scrittura.
E allora se non vuoi andare a sentire Banana Yoshimoto, vai a stare invece nella Lavanderozza. E se puoi, usala. Perchè solo se la usi, così come quando leggi un libro, dai senso alla vita di qualcuno che a sua volta sta lottando per dare senso, anzi, dignità, a ciò che vive, comprende, fa.
Teresa Ciulli

Il gruppo lettori di Germinazioni si riunisce lunedì 10 e lunedì 17 alle ore 18.30 presso la Lavanderozza, in via Massaglia 114/A per leggere Lucertola di Banana Yoshimoto

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho trovato il tuo pensiero per caso, è venuto a cercarmi lui.
Grazie Teresa, per le emozioni che mi regali con le tue importanti parole.
Grazie.
Marina :) ;)
"Lavanderozza"