Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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giovedì 26 marzo 2009

VERBALE D’ASSEMBLEA

26 Marzo 2009 Assemblea ordinaria dei soci

Il giorno 26 marzo 2009 alle ore 18.00, presso l’a.c. Fondo Verri in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, si è riunita l’Assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione Culturale Germinazioni.
Sono presenti: Valentina Sansò (Presidente), Luca Barba (vicePresidente), Teresa Ciulli (Segretario-Tesoriere), Rosalba Quarta Palano, Maurizio Macagnino, Tibaldo Cucurachi, Alberto Manca, Massimo Bongiorno, Barbara Tortorella, Paola Torsello, Annarita Gabellone, Enrico Sansò.
Con delega: Silvia Bressan delega Paola Torsello, M.Antonietta Minafra delega Rosalba Quarta Palano, Pierlucia Cuna delega Enrico Sansò, M.Grazia Turturro delega Valentina Sansò, Angelo Salento delega Valentina Sansò, Lara Esposito delega Luca Barba, Concetta Caggese delega Valentina Sansò, Clara Russo delega Teresa Ciulli, Marta Mansueto delega Teresa Ciulli, Claudio Ferriero delega Luca Barba.
Sono presenti inoltre: la consulente dell’Associazione dott.ssa Giovanna Tempesta e Maria Cucurachi, Sabrina Liaci e Cesare Liaci in qualità di ospiti.
Il Presidente, accertatosi della presenza dei soci e del numero legale raggiunto attraverso le deleghe, dichiara l’Assemblea validamente e regolarmente convocata ai sensi dello Statuto sociale.
Teresa Ciulli in qualità di Segretario si occupa di verbalizzare l’Assemblea.
Ordine del giorno:
1. Relazione del Consiglio Direttivo sull’esercizio sociale 2008
2. Presentazione ed approvazione del rendiconto chiuso al 31/12/2008
3. Presentazione ed approvazione del rendiconto preventivo esercizio 2009
4. Programma di attivita' per l’anno 2009. Spazio aperto al confronto di idee e proposte
5. Determinazione della quota associativa annuale, modalita' e termini di versamento
6. Varie ed eventuali

Il Presidente Valentina Sansò apre l’Assemblea:
«Oggi onoriamo un vincolo statutario fondamentale: l’Assemblea dei Soci. La necessità per Statuto di riunirsi entro il 31 marzo dell’anno amministrativo, in primo luogo, per confrontarsi con una operazione fondamentale: approvare il bilancio dell’anno passato e approvare quello che si prevede per quello in corso. Ma l’Assemblea dei Soci, ci preme ricordare, è uno strumento di confronto e di scambio orizzontale che chiunque fra di noi può chiedere al Consiglio Direttivo di convocare, per esigenze che ci sembrano utili necessarie vitale da condividere. È uno strumento di funzionamento della forma associativa che possiamo mettere in funzione quando se e come lo riteniamo opportuno. Il Consiglio Direttivo, lo ricordiamo, è in carica per tre anni, per questi primi tre anni di attività è composto da Valentina Sansò, Presidente; Luca Barba, VicePresidente, rappresentante del gruppo lettori originario del Csm; Teresa Ciulli, SegretarioTesoriere, che ha spesso collaborato alla progettazione e realizzazione delle azioni comunicative compiute fino ad ora. Il prossimo Consiglio Direttivo si sceglierà tramite elezione nell’assemblea del settembre 2011».

Valentina Sansò distribuisce le fotocopie dell’Atto Costitutivo e dello Statuto conformi all’originale, con le norme che ne regolano il funzionamento, e le due schede sul bilancio, quello del 2008 e quello, preventivo, del 2009. Vengono quindi analizzate le schede di bilancio insieme alla dott.ssa Tempesta (punto 2 e 3 dell’O.d.G.). Il bilancio del 2008 si chiude con un attivo di 111,90 euro. La previsione di entrate e uscite per questo anno in corso è di un terzo proiettata in crescita. (Tutto questo materiale è disponibile presso la Biblioteca all’interno del Csm di Lecce per i soci che non sono stati presenti.) Si passa alla votazione su questi due punti. L’Assemblea delibera all’unanimità l’approvazione del consuntivo 2008 e del bilancio preventivo 2009.

Valentina Sansò ripercorre gli ultimi mesi di vita dell’Associazione che corrispondono ai suoi primi (punto 1 dell’O.d.G.). «Ricordiamo che l’Associazione è nata l’8 agosto del 2008, data in cui l’atto di costituzione redatto dal notaio Rosario Pallara è stato depositato in Prefettura a Lecce. Sembra che la nascita dell’Associazione non ha portato grandi novità sul piano della visibilità, sembrerebbe non essere cambiato niente, in realtà unendoci, siamo 33 soci fondatori, abbiamo potuto far nascere l’Associazione Culturale: con la nostra spinta economica iniziale abbiamo potuto creare un luogo possibile; uno spazio potenziale di idee e attività legate al libro e alla lettura. È un obiettivo importante che è stato raggiunto. Adesso l’Associazione è un bene immateriale. Le nuove persone che si sono unite a noi qualche mese fa per essere insieme a noi Soci Fondatori, non hanno prodotto un’evoluzione nella composizione del gruppo di lavoro originario. Tra le cause, sicuramente, perchè per un anno intero non possiamo di fatto partecipare a nessun bando pubblico, esistere da un anno è il requisito minimo richiesto alle Associazioni. Per scrivere in questo modo una storia che sia opera della nuova compagine che si è andata a creare con la nascita dell’Associazione. Potremmo parteciparvi a partire da agosto di quest’anno. Ciò non toglie che in partnership con altre istituzioni: scuole, comuni, altre associazioni, possiamo lavorare, e in parte l’abbiamo anche fatto. I Presidi del libro, di cui facciamo parte, finanziano per 1000/1500 euro l’anno l’attività del nostro presidio Germinazioni, soldi però che non possiamo fare entrare nelle casse dell’associazione perché sono contesti distinti di gestione delle attività e per ora non abbiamo un numero di partita iva. Tuttavia come associazione possiamo chiedere un contributo economico a Regione, Provincia, Comune; un contributo che si deve necessariamente giustificare in virtù di una attività interessante; utile necessaria che andiamo a svolgere. Ma il migliore contributo che possiamo chiedere è a noi stessi. Impegnandoci nella progettazione di percorsi culturali dentro la Letteratura, provando già da adesso ad attivare gruppi di lavoro su tematiche che i soci stessi, in base alle loro aspirazioni vocazioni interessi, scelgono di approfondire insieme ad altri che ne condividono le finalità. Questo per arrivare al compimento del primo compleanno di vita con il piede giusto. È una forma, quella di attivare dei gruppi di studio e di progettazione, per aprire a voi tutti l’Associazione pienamente; per decidere insieme dove andare. Che tipo di progettazione fare è il di là da venire e l’occasione per darci un’identità. Dalla prospettiva dell’identità è importantissimo però uscire dal Centro diurno, portare fuori dall’istituzione psichiatrica la nostra biblioteca, vero ombelico della nostra storia. Perchè avere un luogo fisico e averlo fuori dal luogo dove il nostro gruppo si è formato tre anni fa, è il passaggio fondamentale per legare da oggi in avanti la storia precedente a quella prossima: il gruppo lettori all’Associazione Culturale. In questo ultimo punto vedo un’altra possibile causa del fatto che il gruppo di soci fondatori non ha avuto finora l’opportunità di conoscersi meglio e di sperimentarsi. Ma come fu detto sin dai primi incontri tra tutti noi nella fase preparatoria alla nascita dell’Associazione, abbiamo come opportunità la possibilità di vederci assegnare uno spazio pubblico come sede della nostra biblioteca/centro culturale in virtù della partecipazione ad un grande progetto che vede coinvolta la struttura territoriale sanitaria, che ha visto nascere il gruppo lettori (il Csm di Lecce), e tutti i 10 comuni dell’Ambito territoriale di Lecce, per quello che riguarda particolarmente i servizi sociali, all’interno del quale progetto, Germinazioni ha scritto la sua proposta culturale come volano per lo sviluppo e il raggiungimento di obiettivi di reinserimento sociale e di formazione lavoro nell’area della salute mentale, in primis, ma non solo. Sono in corso proprio in questi giorni sopralluoghi con le assistenti sociali e i funzionari del comune di Lecce per avviare il progetto che fu scritto da noi e presentato dal Csm alla commissione dei Piani di Zona: progetto che ottenne due anni e mezzo fa il finanziamento ma non è a tutt’oggi partito».

Luca Barba (VicePresidente):
«Tra i servizi che l’Associazione offrirà c’è l’uso di una biblioteca pubblica, quella che oggi è dentro il Csm dove ci incontriamo ogni giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.30. Io lavoro presso la biblioteca Caracciolo (Convento dei frati minori di Fulgenzio) e fra le persone che ci lavorano, fra tempo parziale e tempo pieno, siamo una decina. Al vertice ci sono alcuni frati. Dobbiamo prevedere persone che lavorino alla catalogazione quando avremo una biblioteca in un luogo pubblico e aperta al pubblico tutti i giorni; e prevedere delle persone che sappiamo elaborare dei progetti, che dovremo pagare, e dunque prevedere queste spese».

Valentina Sansò:
«La nostra è un’Associazione culturale, ovvero senza fine di lucro ma questo non significa che se ci sono le professioni e le competenze dentro la nostra Associazione, fra i soci stessi, non possiamo affidare a loro le funzioni che ci servono. Pertanto quando si fa un progetto e si fa il piano dei costi, nulla toglie che a svolgere il lavoro, se ci viene affidato, siano i soci stessi. Noi non possiamo guadagnare dalla vita della nostra Associazione dei profitti, ma possiamo vederci corrisposto il compenso se svolgiamo dei lavori a nome di essa».

Giovanna Tempesta (consulente dell’Associazione):
«Un’Associazione Culturale non ha utili finali, cioè se ce li ha li deve spendere. È una forma di società in cui il profitto, ovvero la divisione degli utili fra i componenti, non è consentita. Ma può però investire e spendere i propri ricavi in beni di utilità per se stessa. Per esempio comprando materiali che servono al funzionamento di un ufficio, perché magari ci sarà un ufficio, oppure pagando persone a compenso per dei compiti che svolgono con ritenuta d’acconto».

Valentina Sansò:
«Se come speriamo si riuscirà a far partire il Piano di Zona che è stato approvato oltre due anni fa e dentro quello la Biblioteca di Germinazioni nel Palazzo Turrisi, nel centro storico di Lecce, come ci hanno anticipato e noi speriamo che così accada, avremo la possibilità di far finalmente partire la biblioteca in una sede fruibile da tutti e tutti i giorni, con un finanziamento che ci garantisce un anno di attività. Avere una sede operativa è certamente un’occasione che facilita enormemente la coagulazione del pensiero progettuale. Ci saranno tre persone che utilizzeranno altrettante borse di formazione-lavoro e altre che coordineranno quel lavoro e il loro stesso. E questo significa molto: non più dire, ma fare questo lavoro di promozione del libro e della lettura. Già ora facciamo comunque attività, progetti. Le ultime in ordine di tempo sono state: la Festa dei Lettori a settembre (festa nazionale promossa dai Presidi), la staffetta di preghiera agganciandoci a Pax Christi a dicembre, l’incontro con l’artista emiliana Donatella Franchi, la partecipazione al Mese della Memoria a gennaio/febbraio (Regione Puglia e Presidi), e in queste settimane il torneo dei libri, che è attualmente in corso».

Teresa Ciulli (SegretarioTesoriere):
«Io partirei la progettazione dalla campagna tesseramento soci. Perché di fatto, ad oggi (per l’anno 2009) Germinazioni è una scatola vuota. Non c’è nemmeno un socio. Per cui la prima cosa da fare è contarsi. Quanti siamo in questo nuovo anno? E dovremmo darci un tempo anche per capire se fra i soci fondatori c’è qualcuno che intende rinnovare la tessera. Perché noi siamo un’Associazione libera e dunque le persone sono libere e libere si devono sentire di fare un percorso insieme o interromperlo. Un percorso che ancora non è cominciato esistendo noi dall’8 agosto. Eppure non sono mancate in questi mesi le attività. Converrebbe fissarci un termine per raccogliere le adesioni fra i soci fondatori che intendono rinnovare la tessera associativa, e creare inoltre un gruppo di studio per immaginare una campagna di raccolta fondi».

A questo punto si discute sui tempi per il tesseramento, e si arriva alla conclusione che per iniziare, almeno per i soci esistenti nel 2008 e per chi altro vuole già sin d’ora, potremmo darci come scadenza per fare la tessera il 30 aprile, giusto per non scivolare troppo avanti nel tempo e iniziare a lavorare insieme su possibili campagne pubbliche di tesseramento (per tutti i tipi di soci previsti da statuto).

Teresa Ciulli (SegretarioTesoriere):
«Il fatto che siamo sempre noi a incontrarci alla fine dispiace perché nessuno di noi vuole perseguitare il prossimo né tantomeno trasformarsi in un questuante di denaro. Ma magari le persone che non sono qui oggi proprio non potevano come so per esempio delle amiche maestre, e anche di Tina e di Maria Grazia, tutte impegnate. Dobbiamo trovare un altro giorno che non sia di giovedì per la prossima riunione, magari di lunedì. Mi piace immaginare questo luogo che mi piace molto come un luogo di libertà».

Valentina Sansò:
«Io immagino una campagna di finanziamento una volta che apriamo la biblioteca al pubblico. In cui i fruitori grazie alla tessera possono beneficiare di servizi: il prestito, insieme a tutte le attività che andremo a proporre…»

Enrico Sansò:
«Per quanto riguarda la partecipazione dei soci agli incontri, forse dovremmo proporre l’Assemblea in un giorno diverso, il sabato pomeriggio per esempio. Mentre sono d’accordo sul fatto che è utile proporre il tesseramento quando saremo in grado di offrire dei servizi… Per diventare socio io devo avere qualcosa in cambio. Che cosa mi date in cambio?»

Valentina Sansò:
«In una associazione che ha fini così larghi sulla promozione alla cultura ognuno si potrebbe ritagliare il ruolo che più gli aggrada, dipende da ciascuno cosa se ne vuole fare di questo strumento che ha in mano. La difficoltà che ho avuto per far girare l’informazione della convocazione di questa Assemblea fra tutti i soci è stata grande. Ho dovuto inviare per tre volte la notizia via mail e ciononostante non ho avuto molte conferme. Alla fine abbiamo dovuto agire per altri canali, il telefono. Le difficoltà di comunicazione ci sono, a tutt’oggi il luogo più visibile che abbiamo per tenere aggiornati tutti sulle attività in cantiere è il blog di germinazioni, che raccoglie la storia della nostra identità».

Paola Torsello:
«Si potrebbe anche pensare di organizzare più “contatti” contemporaneamente. Forse un piccolo volantino informativo con un bel testo ed una bella grafica da lasciare nei luoghi di lettura (librerie, caffe’ letterari, università, ecc), simile al volantino usato dagli Aspiranti Libronari. Un altro strumento sicuramente più efficace potrebbe consistere nella “clonazione” del blog “Germinazioni” anche su altri server, mantenendo attivi un paio di blog contemporaneamente, in modo di non cambiare servizio e di crescere anche in rete. Per esempio ho visto che “Libero” è frequentato da scrittori, lettori, poeti, oltre ai non addetti ai lavori, e inoltre, permette ad un qualsiasi visitatore registrato di scrivere sul blog stesso. Naturalmente chi cura il blog “Germinazioni” può impostare la moderazione come meglio crede, ma in ogni caso si avrebbe più visibilità e scambi di interessi comuni. Mi sembra un modo più fruibile e democratico che permette più visibilità all’Associazione e a possibili tesseramenti».

Valentina Sansò:
«Si può provare ad attivare uno strumento parallelo appena sarà necessario. Per quanto riguarda invece la quota associativa da far pagare, cosa proponiamo?»

Teresa Ciulli propone di aumentare il tesseramento a 30 euro e chiede parere ai presenti. Paola Torsello lo trova un prezzo troppo elitario, la lettura è un bene comune e alla portata di tutti e aumentando i costi di tesseramento diminuiscono le possibilità di divulgare la cultura. Anche altri soci preferiscono che la spesa del tesseramento non venga modificato. Ne scaturisce una discussione a più voci in cui prevale l’esigenza di preservare il luogo dove si prendono le decisioni come è l’Assemblea dei Soci da persone che, non conoscendo, non puoi sapere se condividi con loro stile obiettivi, etica. Aspetti che non sono affatto secondari in una Associazione che propone cultura. E dunque una visone del mondo che ha per noi senso nella educazione alla convivenza, alla giustizia e alla bellezza, al rispetto delle regole della democrazia. I libri per noi sono i luoghi della memoria al cui valore per il futuro dell’umanità ci ispiriamo, costantemente. Diventare Soci Ordinari dell’Associazione, avere diritto di voto e quindi partecipare alle decisioni, è qualcosa che si sostanzia prima, attraverso il fare e il conoscersi, e si formalizza poi, non il contrario.

Maria Cucurachi:
«Io credo che 20 euro, come è stato pagato l’anno scorso dai Soci Fondatori, sia un modo per non far sentire differenze fra i nuovi soci e quelli precedenti. È un simbolo, la stessa cifra dell’anno scorso, con cui si sceglie di condividere pienamente la filosofia del gruppo originario».

Valentina Sansò:
«Non ci interessa emettere una tessera in più. Il tesseramento non va confuso con l’apertura agli altri, a tutti coloro che possono essere interessati a condividere un pezzo o quant’altro della nostra progettualità. Le persone possono far parte del nostro gruppo e lavorare insieme con noi e servirsi di quel tempo, come anche noi, per capire se interessa davvero».

Chiarito questo punto Valentina Sansò propone comunque di lasciare il tesseramento a 20 euro e invita i presenti a votare. L’Assemblea delibera per la quota associativa 2009, la somma di 20 euro. La prima scadenza per rinnovare|fare la tessera è il 30 aprile 2009. Mentre il prossimo incontro, per costituire i gruppi di progettazione e cominciare a contarci, è fissato per lunedì 20 aprile ore 16.30 a Lecce, presso il Fondo Verri.

Maria Cucurachi:
Ci tengo a dirvi che mi sono venute molte idee ascoltandovi, e pensieri positivi, molta energia. Ma mi voglio trattenere e aspettare la prossima riunione per condividerli. Ho bisogno di mettere un tempo dentro di me prima di affidarmi. Ma sono contenta di essere qui».

L’Assemblea a questo punto, ore 20.00, si scioglie.

Un’interessante chiacchierata però si svolge a questo punto fra i pochi rimasti e Giovanna Tempesta, utile per capire meglio come muoversi nella questione delicata della raccolta dei soldi necessari per il nostro funzionamento. Giovanna Tempesta ricorda che nello Statuto sono previste varie figure di soci. Ci sono gli Ordinari, che sono quelli che compongono l’organo dell’Assemblea dei Soci e hanno diritto al voto; ci sono poi i Soci Benefattori, coloro che non intendono, per ragioni personali di tempo o altro, fare parte dell’Assemblea ma vogliono sostenere economicamente l’Associazione. Come anche ci sono i Soci Temporanei che possono associarsi su una specifica attività che andiamo a proporre, pagando una quota per accedere a quel servizio solamente. Infine ci sono i Soci Onorari. Una distinzione utile e fondamentale e che certamente può fluidificare il germoglio organizzativo dell’Associazione. Si stabilisce quindi che per approfondire tutto questo e per il tesseramento, resta sempre come luogo d’incontro la biblioteca, nel Centro Diurno del Csm di Lecce, ogni giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30.

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