Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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giovedì 4 ottobre 2007

re: pagina 58

Ciao Valentina, complimenti per il lavoro/passione che svolgi

grazie per l'invito... sono stato impegnatissimo nella mia nuova avventura lavorativa (il mio socio è partito e il lavoro si è raddoppiato)....... comunque ho fatto lo stesso l'eperienza della pag. 58 e ho avuto la sensazione di mettermi in contatto con l'autore... come dice Teresa (a proposito il mio libro attuale è "Mille splendidi soli"). La mia pagina 58 è un pò triste perchè c'è l'immagine di una futura sposa, con tutti i momenti della vestizione che dovrebbero essere sacri e luminosi come "mille splendidi soli" ma in questo caso sono scuri poiché Mariam è costretta a sposare il "non suo" uomo. Il giorno più bello della sua vita diventa il più scuro. Penso però che fino a quando avremo il coraggio e la possibilità di raccontare il nostro dolore e le nostre sofferenze potremo avere sempre qualche "sole" che illumina la nostra strada. Mille splendidi soli a tutti voi del centro.
Ciao da Angelo... alla prossima.

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