Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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giovedì 13 ottobre 2011

Comunicato su “Carta batte forbice” e sui fatti accaduti ieri alla Biblioteca Nazionale di Roma
Il Forum del Libro aveva aderito all’assemblea pubblica “Carta batte forbice” che varie realtà del mondo della cultura avevano promosso per la giornata di ieri presso la Biblioteca Nazionale di Roma, per discutere dei tagli alle biblioteche e della crisi insostenibile in cui esse versano, che sta causando forti riduzioni del servizio e sta portando tanti istituti inesorabilmente verso una chiusura di fatto.
Al loro arrivo in biblioteca, gli organizzatori e i partecipanti hanno trovato i cancelli sbarrati e un cordone di polizia in tenuta antisommossa, perché la Direzione della Biblioteca aveva deciso di non autorizzare più l’assemblea: questo spiegamento di forze, assolutamente sproporzionato, ci è sembrata un’inutile provocazione.
Tutti abbiamo sempre pensato alle biblioteche come luoghi del confronto e del libero accesso alla conoscenza. Invece ci siamo trovati di fronte all'immagine di una struttura chiusa, che rappresentava emblematicamente  le difficoltà che nel nostro Paese si incontrano quando si vuole scavalcare il muro che divide chi gestisce la cosa pubblica e la politica culturale dalla società civile: gli agenti con gli elmetti erano stati chiamati per contrapporsi a chi voleva difendere le biblioteche!
Resta la nostra convinzione che sui problemi delle biblioteche si possa e si debba discutere dentro le biblioteche, promuovendo un dibattito ampio e civile, aperto a tutti gli operatori della cultura e del mondo del libro, e ancor di più alla società civile, che meritoriamente aveva mostrato interesse ai destini delle biblioteche e al loro ruolo nella vita delle nostre comunità.
Roma, 12.10.2011

Giovanni Solimine
Coordinatore Associazione forum del libro

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