Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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lunedì 6 luglio 2009

leggiamo ad alta voce


Italo Calvino
Marcovaldo ovvero Le stagioni in città
Einaudi, 1963

è una raccolta di venti favole moderne e fantasiose (più precisamente novelle) di Italo Calvino. La prima edizione fu pubblicata nel novembre del 1963 in una collana di libri per ragazzi dell'editore Einaudi. Il sottotitolo Le stagioni in città si rifà alla struttura dei racconti, associati ognuno ad una delle quattro stagioni dell'anno. Il protagonista di tutte le favole è Marcovaldo, un manovale con problemi economici, ingenuo, sensibile, inventivo, interessato al suo ambiente e un po' buffo e malinconico. Per quanto riguarda l'ambientazione è ambientato pressoché tutto in una metropoli, di cui non viene mai menzionato il nome anche se si pensa sia Milano o molto più probabilmente Torino, dove Calvino ha lavorato per molti anni. La sua ambiguità si rifà al fatto che Marcovaldo, Cittadino per antonomasia, viva in una Città simbolo di ogni città, con cemento, ciminiere, fumo, grattacieli e traffico. Anche la ditta Sbav, presso cui Marcovaldo lavora, è la Ditta per eccellenza, simbolo di tutte le ditte, e proprio per questo non si sa né cosa vi si produca, né cosa vi si venda, né il contenuto degli imballaggi che il protagonista sposta e trasporta tutto il giorno.

lettore unico: ANTONIO

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