Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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venerdì 20 febbraio 2009

un minuto di letizia

Stamattina, appena sveglia ho scattato due foto ieri pomeriggio, miracoli del risveglio, durante il nostro incontro del gruppo lettori. Le ho scattate da poco, eccole. Nella prima foto Valentina sta seduta di fianco alla lavagna dove appunta con la sua bella scrittura la composizione delle squadre e i punti che conquistiamo gara per gara. Nella seconda foto inquadro un tavolo che sta messo in disparte nella sala della nostra Biblioteca, stanno poggiate pile di libri, in altezza, e in larghezza, a occuparne tutta la superficie. Sono i libri che vinceremo, tantissimi, durante questo Torneo a Squadre in corso da due settimane. Il primo giovedì, il 5 febbraio, abbiamo inventato i giochi e dunque il palinsesto delle abilità su cui ci saremmo cimentati. I libri in palio sono tutti nuovi, mai toccati, giunti in duplice copia presso la Biblioteca. Inutile tenersi la copia a doppio meglio metterla in circolo, e quale modo migliore ha pensato la mitica Vale, quale modo meglio di un torneo? E così in una divertente, frizzante riunione, soprattutto quando abbiamo cominciato a pensare a gare in cui i libri si leggono sugli alberi o con un piede solo o facendo le flessioni, abbiamo tracciato la mappa dei prossimi giovedì a cui certo sei invitato anche tu, sì tu che leggi adesso a casa. Abbiamo formato tre squadre, due no dice Vale, troppa simmetria, ma non sono rigide perchè all'interno delle singole compagini, o combriccole come storicamente amiamo definirci, poichè c'è fisiologicamente un normale andirivieni, abbiamo già incluso la flessibilità. Qualcuno questo giovedì non viene ma ne viene un altro, e dunque lo spazio per giocare insieme c'è sempre ed è sempre aperto per chiunque. I libri saranno distribuiti alla fine del ciclo di gare, e poichè le gare sono tante, evviva! presumibilmente alla fine di marzo (previsione soggettiva). Verranno distribuiti in base al punteggio conquistato da ciascuna squadra. E la squadra se li andrà a dividere fra i suoi mutevoli componenti. Giovedì 12 abbiamo giocato a indovina quante pagine. E ieri, giovedì 19, ad afferra i dettagli. Valentina nel ruolo di conduzione e giudice di gara si muove con sicurezza, come se organizzasse tornei da una vita, fra pile di libri poggiati su quella scrivania all'angolo e li sceglie in base al gioco che adesso ci propone. Indovina quante pagine è difficilissimo. Il punto viene assegnato alla squadra che si avvicina di più alla numerazione del testo pur restando, qualche volta è successo, a cento pagine di distanza dalla fine del libro. Invece ieri Valentina ha preso una pagina a caso da un libro a caso pescato dalla Scrivania Lago di Storie o dalla Scrivania Pozzo di San Patrizio o dalla Scrivania Bonsai dell'Universo, quella scrivania all'angolo a cui stamattina ho scattato la seconda istantanea a posteriori, vero monumento alla lettura che sarà, e dopo averla letta abbiamo appuntato su un foglio che ci era stato consegnato tutti i particolari di cui ci ricordavamo. Sono giochi fatti con il tempo in mano. Valentina ha un cronometro color grigio topo, ed è quello, è quello l'elemento fondamentale che ha trasformato un gruppetto di innocui lettori in un circolo di accaniti giocatori. Puoi sempre trasformarti anche tu, se vuoi se puoi se credi. Basta entrare in una delle squadre in gioco, una semplice formalità che segue un preciso galateo come si conviene a un gruppo che aspira alla credibilità. Ti aspettiamo giovedì prossimo, o l'altro ancora se sei già impegnato. Dalle 15 alle 17.30. Presso la Biblioteca del Gruppo lettori Germinazioni. Presidio del Libro e Associazione Culturale. Angela perchè non vieni anche tu che così ci presenti Tony? Metti sotto la giacca la maglietta con la gi grande disegnata sopra. La trasformazione la metamorfosi del lettore in giocatore è automatica e avviene in un minuto. Sessanta secondi di spensieratezza.
Teresa per tutti

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