Ci piacciono i giardini. E i semi che a quei giardini, se ci credi e ne hai cura, ti conducono.
Sono giardini di storie. Quelle che troviamo ogni venerdì pomeriggio, quando ci incontriamo per leggere, nei libri. Ma giardini di storie sono anche le nostre vite, i nostri singoli destini che ogni venerdì, alla stessa ora, noi affacciamo su un cerchio dove sta al centro, un tavolo dipinto alcuni anni fa da noi stessi. Su quel tavolo poggiamo i libri, le cioccolate in inverno, la coca cola d’estate anche a se a me non piace. Da quel cerchio, da quel confine tu puoi vedere il nostro giardino. E alzandoti dalla sedia, entrarci dentro. A turno innaffiamo le piante che ci crescono, sono alberi sempre più alti e ombrosi, e a turno facciamo gli umili lavori che servono al giardino e a noi stessi. Leggere ad alta voce è la linfa che scorre in questo giardino. Liberiamo dalle voliere, senza che quelli facciano più ritorno, storie autori personaggi luoghi che girano ormai insieme a noi in questa città in cui facciamo crescere, pianopiano, come è d’obbligo per l’albero, una fraternità cucita con libri d’avventura.


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domenica 3 febbraio 2008

se i cani hanno il naso secco non stanno bene

Insieme in questa tomba giacciono Benjamin Pantier, avvocato, e Nig, il suo cane, compagno costante, conforto e amico.
Giù per la strada grigia, amici, bambini, uomini e donne, ad uno ad uno passati dalla vita, mi lasciarono finchè non fui solo
con Nig come socio, a dividere il mio letto e le mie bevute.
Nel mattino della vita conobbi l'aspirazione e vidi la gloria.
Poi lei, che mi sopravvive, intrappolò la mia anima
con una trappola che mi dissanguò,
fino che io, un tempo forte di volontà, giacqui spezzato,
indifferente,
vivendo con Nig in una stanza sul retro di un ufficio buio.
Sotto la mia mascella è accoccolato il naso ossuto di Nig-
la nostra storia è perduta nel silenzio. Passaci accanto, folle mondo!

da Antologia di Spoon River, E. L. Masters
Questo libro l'ho preso dallo scaffale della camera da letto dove dormivo nella mia precedente vita... seppellita!
Mi chiedevo perchè ogni tanto o spesso ci viene il desiderio di rileggere libri del passato. Poi, passeggiando per l'erboso cimitero di Spoon River, sono arrivata a leggere questa lapide, e ho capito cosa mi restava ancora da fare: avevo un'altra vita da seppellire!
Oggi ho deciso di farlo, le celebro il funerale, voglio metterla sotto terra assieme al cane che per anni è stato un fedelissimo compagno e voglio che anche il suo naso, come quello di Nig, si appoggi teneramente alla sua guancia.
Sapete che vi dico: non ho più paura di seppellire altre vite!
Silvia

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