A Anna piacevano i libri, se li portava a letto, sulla finestra, sopra lo scalone, al cesso, al fiume, dove lavavano i panni grossi… Quando era in casa, e se ne andava la corrente, accendeva una candela, che incollava alla cera. Ma una sera che la neve cadeva dolce, Lucia si scordò il racconto, per guardare i fiocchi.
Fu per quella nevicata che il libro prese gelosia; e siccome tra racconti, l’uno con l’altro, non si consolano; e siccome non avevano mani per carezzarla, il racconto, che qui non nomino per non attirargli fatture a morte, si vendette l’anima al Brutto Fatto (così veniva nominato il Diavolo), per diventare un giovane incantatore.Rocco Brindisi
La figliola che si fidanzò con un racconto (Empiria, 2006)
venerdì 8 dicembre 2006
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